Arnica per cervicale

Per cervicale, un disturbo che in medicina tecnicamente si chiama cervicalgia, si intende un dolore che insorge all’altezza delle vertebre cervicali, vale a dire le sette ossa che compongono il tratto iniziale della colonna vertebrale, quello più vicino alla testa. Questo dolore, che ha dunque origine nella parte posteriore del collo, frequentemente si diffonde creando malessere alla testa, alle spalle e addirittura alle braccia. Si stima che circa l’80% delle persone lo abbia provato almeno una volta nella vita (ma per molti è, purtroppo, un fastidio ricorrente).

Uno dei rimedi cui spesso si ricorre per alleviare i sintomi di tale dolore è l’arnica montana, di solito chiamata semplicemente arnica.

Proprietà dell’arnica

L’arnica montana è una pianta erbacea perenne, caratterizzata da piccoli fiori gialli e diffusa soprattutto nel centro Europa e nelle parti più alte di Alpi e Appennini. L’uso principale che se ne fa è di tipo fitoterapeutico ed è soprattutto legato alle sue ormai accertate proprietà analgesiche ed antinfiammatorie.

Sembra, infatti, che alcune parti del fiore siano in grado di bloccare l’attivazione dei geni che provocano l’insorgere del processo infiammatorio.

Le due sostanze chimiche che modificano l’azione delle cellule immunitarie, eliminano i batteri e riducono l’infiammazione sono l’elenalina e la diidroelenalina.

Benefici dell’arnica

I diversi studi effettuati in merito hanno dimostrato che l’uso topico dell’arnica risulta efficace in caso di traumi e contusioni, in particolar modo in caso di dolore acuto dovuto a strappi, distorsioni, ematomi, ecc.

Per chi soffre di cervicale, ad esempio per chi passa molte ore davanti ad un computer (spesso sono coloro che maggiormente lamentano questo tipo di disturbo), l’arnica applicata localmente si rivela quasi sempre utile per placare il dolore e donare una piacevole sensazione di sollievo e rilassamento muscolare.

Tipologie di arnica più utilizzate

L’arnica viene solitamente applicata topicamente sotto forma di tinture, oli essenziali, creme o gel.

Quando si parla di olio essenziale dell’arnica, in particolare, ci si riferisce all’oleolito, spesso molto concentrato (fino al 100%) e quindi mediamente molto più efficace delle pomate che contengono percentuali inferiori di estratto.

In ogni caso, indipendentemente dal fatto che l’arnica venga utilizzata sotto forma di pomata, gel, olio, ecc., l’effetto benefico in caso di dolore cervicale può risultare amplificato da un buon massaggio praticato localmente su collo e spalle.

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Ottima per uso topico su traumi, distorsioni e/o come antinfiammatorio.

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Controindicazioni

L’arnica deve essere utilizzata per via esterna e solo su cute integra, priva di lesioni o ferite. Inoltre, è meglio evitare il contatto con occhi, bocca ed organi genitali. Anche l’uso in gravidanza risulta sconsigliato.

Un uso eccessivo o prolungato di prodotti a base di arnica per uso topico può provocare reazioni avverse come, ad esempio, irritazioni, vesciche, dermatiti ed eruzioni cutanee locali.

Soprattutto se si è già allergici ad altre sostanze e si hanno dei dubbi, prima di utilizzarla potrebbe essere consigliabile consultare il medico e magari effettuare un apposito test per individuare un’eventuale allergia alle Compositae.

L’assunzione per via interna di arnica può provocare nausea, vertigini, cefalea, disturbi gastrointestinali, palpitazioni ed alcune reazioni allergiche.

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