Cervicale e stanchezza, esiste un correlazione?

La cervicale, o cervicalgia, è un disturbo muscolo-scheletrico piuttosto comune e caratterizzato da fastidi al collo di intensità e durata variabili, nausea, vomito, offuscamento della vista, cefalea e senso di sbandamento. Si manifesta a qualsiasi età, per cause diverse e con sintomi differenti. Alcuni soggetti lamentano anche una certa stanchezza, ma sono davvero collegati?

Esiste una correlazione?

La cervicale è un disturbo molto comune specialmente nelle aree industrializzate del mondo. Uno studio pubblicato sull’autorevole rivista medica americana Journal of Physical Therapy Science testimonia come le categorie più colpite siano i giovani, le donne e gli impiegati. I soggetti, oltre ai tipici sintomi da dolore cervicale, lamentano anche stanchezza e spossatezza.

In realtà, i disturbi sono strettamente correlati tra loro ed il fulcro è proprio lo stress psicofisico.

Normalmente, la vita di ogni individuo è scandita da un perfetto equilibrio tra momenti di stress e di recupero. In un soggetto adulto ed in perfetta salute le due fasi si equivalgono. Ma in condizioni di forte pressione emotiva, come ritmi lavorativi estenuanti o situazioni personali che comportano una certa tensione interiore, la situazione scivola di mano. Ci si sente particolarmente stanchi e spossati.

Il corpo con un basso livello di energia reagisce con involontarie contratture muscolari e posture errate che si riflettono sulla colonna vertebrale. In questo modo, si alterano gli equilibri fisici per cui l’irritazione cronica sfocia nella sensazione di dolore concentrato soprattutto nel collo ed irradiandosi inevitabilmente anche alle spalle. Stanchezza e spossatezza sono i sintomi più comuni di un sovraccarico del sistema neurologico e quindi dello stress. I muscoli del collo sono i primi a risentirne, in quanto sono costantemente attivi data la loro principale funzione di sostegno della testa.

Cosa fare?

Cervicale e stanchezza, quindi, sono strettamente correlate. Lo stress è l’elemento che le accomuna ed una delle cause scatenanti del disturbo. Il malessere tuttavia può essere attutito con esercizi studiati appositamente per consentire il rilascio muscolare.

A tal proposito ci si può rivolgere ad uno specialista oppure iscriversi a corsi di yoga o praticare dello stretching dolce. Inoltre, è importante eliminare la causa che scatena la cervicale per poter stare bene. Per cui, si può allontanare lo stress psicologico e fisico attraverso dei trattamenti omeopatici. Questi ultimi, infatti, vanno ad agire direttamente sulla sezione ortosimpatica del sistema nervoso autonomo (responsabile dell’aumento della stanchezza mentale), stimolando invece quella parasimpatica (per un miglior rilassamento).

Alcuni consigli utili

Per ridurre lo stress, inoltre, bastano dei semplici gesti quotidiani come ad esempio:

  • una camminata leggera di circa mezz’ora. Passeggiare in un parco, nel bosco o in riva al mare, aiuta a scaricare le tensioni del quotidiano, a riflettere meglio e a schiarirsi le idee. I muscoli si rilassano ed aumenta anche il buonumore.
  • Migliorare l’alimentazione e lo stile di vita. Un regime alimentare sano ed equilibrato, rispettando i ritmi fisiologici, apporta un miglioramento già in 2-3 giorni.
  • Fare attenzione alla postura, specialmente in ufficio e davanti al pc. Mantenere la colonna vertebrale ben dritta e l’adeguata distanza dallo schermo. Evitare di curvare il collo e le spalle. Fare delle pause e rilassare i muscoli con degli esercizi di stretching.

Naturalmente sono dei consigli generici che nel tempo possono portare enormi miglioramenti. È chiaro che nei casi più delicati bisogna ricorrere ad un consulto medico specifico che possa garantire un piano personalizzato.

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